Construction sites of municipal buildings in Italian cities (late middle ages - modern age): Crossroads of knowledge, techniques and materials.
The relevance of municipal buildings in the urban landscape and public life of Italian cities has long been acknowledged as one of the distinctive features of cultural heritage from the 13th century to the present day. Civic architecture - a heterogeneous collection of buildings and spaces designed for diverse functions and conceived as a collective endeavour - is the product of a multitude of intentions, aspirations, skills, and constraints imposed by the various actors involved in both the design process and the construction site.
Construction sites, as hubs of technical exchange and operational integration, facilitate an essential intersection of activities. This process yields recognizable, and often strongly characterized, results at the urban scale, impacting multiple buildings with diverse functions.
This session aims to explore the effects of this confluence and exchange of practices and techniques on civic architecture, focusing on the city's municipal building heritage. Moreover, the session encourages a consideration of the ways in which experiences gained in municipal construction sites determined and/or interacted with other urban building of the city, and on the economy of their productive output, thereby fostering an open and dialectical perspective encompassing construction sites of varied patronage and function.
To ensure thematic coherence within the session, we propose the following guiding questions for consideration: What concrete needs arise during the construction or renovation of municipal buildings? What technical and construction solutions are implemented? Are there recurring patterns in the use of building materials? Are the same workers employed across different construction sites, both public and private, and what are the resulting outcomes? Do different groups of workers introduce different technical solutions and distinctive material characteristics to the buildings? From a comparative perspective, are these buildings characterized by similar construction choices and building practices? Do civic construction sites serve as hubs for the development and experimentation of new materials and new approaches to design and construction?
Contributions addressing these themes within the specified chronological period are welcome. Priority will be given to original research that fosters comparative and interdisciplinary discussion.
Session No. 7.14
Silvia Beltramo: silvia.beltramopolito.it
Nicoletta Marconi: marconiing.uniroma2.it
The paper may be submitted, no later than May 3, 2025, by filling out the online form on the AISU website at the following link: https://aisuinternational.org/palermo-2025-sessioni-macrosessione-7/
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[Italian version]
I cantieri dei palazzi comunali nelle città italiane tra tardo Medioevo ed età Moderna: crocevia di saperi, tecniche e materiali.
La rilevanza dei palazzi municipali nel paesaggio urbano e nella vita pubblica delle città italiane è stata da tempo riconosciuta come uno dei tratti distintivi del patrimonio culturale a partire dal Duecento fino ad oggi.
L’architettura civica, eterogeneo insieme di palazzi e spazi ad uso differenziato, concepita come opera collettiva, è l’esito di quella moltitudine di intenti, volontà, competenze e vincoli posti da attori differenti, che a vario titolo sono coinvolti nel progetto e nel cantiere. Il variegato panorama che definisce queste componenti urbane ha un impatto sulla città di notevole spessore in termini economici e sociali, strutturandosi come un vivido e prolifico crocevia di umanità, saperi, esperienze e abilità costruttive.
Luoghi di interscambio di cultura tecnica e di integrazione operativa, i cantieri edili accolgono al loro interno una obbligata intersecazione operativa, che fornisce esiti riconoscibili a scala urbana, a volte fortemente caratterizzati, che interessano più fabbriche a destinazione d’uso differenti.
La sessione aspira a ragionare sugli esiti che, questa promiscuità e interscambio di pratiche e tecniche, porta all’architettura civica, con un punto di vista interno all’ampio patrimonio comunale. L’invito è anche rivolto a prendere in considerazione come le esperienze maturate nei cantieri comunali determinano e/o interagiscono sulle altre componenti edilizie della città, nonché sull’economia del loro indotto, con uno sguardo di apertura e di dialettica tra fabbriche di diversificata committenza e uso.
Per assicurare alla sessione una certa omogeneità, si suggeriscono alcune questioni comuni sulle quali riflettere: quali esigenze concrete ricorrono nella costruzione/ristrutturazione dell’edificio comunale? Quali scelte vengono attuate in termini di soluzioni tecniche e costruttive adottate? Si riscontrano ricorrenze nell’impiego dei materiali costruttivi? Sono attestate le stesse maestranze in diversi cantieri, pubblici e privati, e a quali esiti concorrono? Maestranze eterogenee apportano soluzioni tecniche e caratteri materiali distintivi osservabili negli edifici? In un’ottica comparativa, gli edifici si connotato per analoghe scelte costruttive e pratiche edilizie? I cantieri civici maturano e sperimentano nuovi materiali, modi nuovi di progettare e di realizzare architetture?
Saranno benvenuti gli studi dedicati ai temi evidenziati e rispondenti alla cronologia indicata. Si darà precedenza alle ricerche originali, proposte in una prospettiva aperta alla comparazione e al dialogo interdisciplinare.
Reference:
CFP: 1 Session at AISU (Palermo, 10-13 Sep 25). In: ArtHist.net, Apr 16, 2025 (accessed Apr 20, 2025), <https://arthist.net/archive/47269>.