CONF 11.10.2023

Esportare opere, plasmare uno stile (Rome, 23-24 Oct 23)

Rome, Ministero della Cultura, Sala Giovanni Spadolini, 23.–24.10.2023

Pier Ludovico Puddu, Rome

Convegno internazionale di studi "Esportare opere, plasmare uno stile: La circolazione di beni culturali dall’Italia verso l’estero (secoli XVIII-presente)", Roma, Ministero della Cultura, Sala Giovanni Spadolini, 23-24 ottobre 2023.

Frutto di un accordo tra l’Archivio Centrale dello Stato, l'Associazione Antiquari d'Italia e l’Università degli Studi di Teramo - Dipartimento di Scienze della Comunicazione, il convegno vanta il sostegno della Fondazione “Luigi Spezzaferro” ONLUS. I lavori si svolgono il 23 e il 24 ottobre 2023 a Roma, nella Sala Giovanni Spadolini del Ministero della Cultura. Gli atti saranno raccolti e pubblicati in un numero monografico della rivista “Predella. Journal of Visual Studies”, classe A nel settore della storia dell’arte.

Comitato scientifico e organizzativo:
Prof. Paolo Coen, Università degli Studi di Teramo
Prof. Andrea De Pasquale, Ministero della Cultura
Dott.ssa Alessandra Di Castro, Roma

Segreteria organizzativa:
Dott. Pier Ludovico Puddu, Università degli Studi di Teramo

L’Italia vanta un rapporto di lunga durata con le esportazioni di opere d’arte e di cultura – da reperti di scavo, sculture, quadri e oggetti d’arte applicata a manoscritti e codici miniati – e con il tentativo connesso di impedirle o almeno di controllarle.

Il tema si radica nella storia. La storia narra di un flusso di opere dirette oltre i confini della Penisola, legato a una domanda che già durante il Medioevo assunse robustezza e dimensioni significative. Dal quindicesimo secolo si sviluppò anche il rovescio della medaglia: la volontà politica di mantenere integro il patrimonio culturale, emersa da principio a Roma, assunse gradualmente in varie capitali della Penisola le forme di una normativa di tutela. Lo stesso discorso trova riscontro anche nell’oggi. L’oggi vede l’Italia al settimo posto in Europa nell’esportazione di beni culturali, in larga misura opere d’arte o d’arte applicata, con un volume di affari di circa un miliardo e settecento milioni. Una situazione, un mercato che ogni giorno si misurano con una normativa di tutela elaborata in forma compiuta nel 1939 e poi mutata in continuazione, fino alla recente riforma del 2022.

Un momento chiave nella vicenda secolare delle esportazioni di opere d’arte e di cultura dall’Italia verso l’estero cade fra il 1880 e il 1904. In quel periodo la Nazione si trovò a soddisfare una domanda consistente di oggetti, che proveniva sia dall’Europa, sia dal resto del mondo, in testa gli Stati Uniti. In linea con una politica improntata al laissez faire, abbandonarono il paese alcune centinaia di migliaia di oggetti, che andarono ad arricchire musei, collezioni e biblioteche lontani e a volte lontanissimi. Questi e altri elementi, concatenati e interconnessi, spiegano tra l’altro la fioritura di una nuova generazione di operatori di mercato dell’arte. Interpreti della tradizione italiana ma anche aggiornati sui più recenti strumenti di marketing e di promozione, costoro si sovrapposero alle precedenti realtà locali, talora sostituendole, fino a diventare un’ulteriore versante di quel più ampio fenomeno noto come il ‘Recupero del Rinascimento’.

L’attività di alcuni centri italiani è ormai abbastanza chiara. Il discorso vale per Roma. Nel 2015 l’Archivio Centrale dello Stato e l’Università degli Studi di Teramo hanno siglato un progetto sulle esportazioni di opere d’arte dalla capitale d’Italia verso il resto del mondo. Il progetto, sostenuto dalla Fondazione Spezzaferro e intitolato “Esportare opere, plasmare uno stile. Roma 1880-1904”, ha portato alla schedatura di oltre 38.000 licenze di esportazione. Il nome e la data del convegno partono da questa schedatura e dalla pubblicazione online della relativa banca dati.

D’altro canto, un congruo numero di realtà italiane rimane in attesa di un’adeguata ricognizione scientifica. Quel che forse più conta: manca ancora un tessuto di ricerca, in grado di rendere conto del fenomeno sul piano nazionale e internazionale, come pure di restituirlo in termini comunicativi moderni. Solo in questo modo sarà possibile ritrovare quella sorta di anello mancante nella lunga tradizione italiana, capace di tenere unita la Penisola artigiana di ieri al Made in Italy di oggi. Il convegno riserva inoltre ampio margine di riflessione sull’attualità e il futuro delle esportazioni di opere d’arte e della connessa normativa di tutela, entro un contesto legislativo che metta naturalmente al centro l’Italia, ma come parte integrante dell’Europa e attiva in un contesto globalizzato.

PROGRAMMA

LUNEDÌ 23 ottobre 2023

15.00-16.30: Indirizzi di saluto:
Federico Mollicone, Commissione Cultura, Scienza e Istruzione, Camera dei Deputati
Andrea De Pasquale, Ministero della Cultura
Christian Corsi, Università degli Studi di Teramo
Alessandra Di Castro, Associazione Antiquari d’Italia
Gabriele Maspero, Associazione Librai Antiquari d’Italia
Serena Veggetti, Fondazione Luigi Spezzaferro

Le ragioni del convegno:
Paolo Coen, Università degli Studi di Teramo,
Andrea De Pasquale, Ministero della Cultura, Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali – Archivio Centrale dello Stato,
Alessandra Di Castro, Associazione Antiquari d’Italia

Relazione di apertura:
"Il fenomeno delle esportazioni di opere d’arte dall’Italia nel lungo periodo: un’analisi storica e sociale", Peter Burke, Università di Cambridge

17.00–18.20: SESSIONE I
Modera: Ilaria Miarelli Mariani, Direzione Musei Civici, Sovrintendenza Capitolina

"Esportare Raffaello tra fine Settecento e inizio Ottocento: plasmare uno stile", Pier Ludovico Puddu, Università degli Studi di Teramo

"Esportare opere d’arte da Roma dopo il Congresso di Vienna (1814-1829)", Ilaria Fiumi Sermattei, Ministero della Cultura, Istituto Centrale per la Grafica

"Il museo civico belliniano di Catania: gli oggetti di arte applicata del compositore Vincenzo Bellini", Angela Scialfa, Università degli Studi di Catania

"Tra materialità e immaterialità: esportare dall’Italia musica e spartiti musicali nel XIX secolo", Paola Besutti, Università degli Studi di Teramo

18.20-19.00: Discussione

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MARTEDÌ 24 ottobre 2023

9.00-10.40: SESSIONE II
Modera: Raffaella Morselli, Università degli Studi di Teramo

"Esportazioni di opere d’arte a Perugia e in Umbria dopo l’Unità d’Italia: un ciclo di affreschi nel Szépművészeti Múzeum di Budapest", Maria Cristina Galassi, Università degli Studi di Perugia

"'Non si sa in chiesa come l’attuale vi sia e chi ve l’abbia portato'. L’arrivo di un presunto busto di Alessandro Vittoria da Venezia a Parigi", Lorenzo Finocchi Ghersi, Università IULM, Milano

"Il mercato dell'arte contemporanea a Roma tra Otto e Novecento. Logiche, scenari, acquirenti e canali di vendita esteri", Manuel Barrese, Sapienza Università di Roma

"La contessa Wilhelmina von Hallwyl (1844-1930) collezionista d’arte italiana a Stoccolma: rapporti e scambi con mercanti e case d’aste europee tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo", Romana Mastrella, Sapienza Università di Roma

"Luigi Grassi e il mercato dell’arte italiano nei primi decenni del Novecento", Michela Zurla, Ministero della Cultura, Palazzo Ducale di Mantova

Pausa

11.00-13.00: SESSIONE III
Modera: Alessandra Di Castro, Associazione Antiquari d’Italia

"Gli arcivescovi di Moravia arricchiscono a Roma le loro collezioni d’arte (1854–1904)", Jana Zapletalova, Università di Olomouc

"Illicit Art Export from Post-Unification Italy and the Formation of the Concept of Italy’s Artistic Patrimony",
Joanna Smalcerz, Università di Varsavia / Università di Berna

"Le fonderie artistiche industriali a Roma tra fine Ottocento e inizio Novecento: L’esportazione dei bronzi artistici", Valerio Caporilli, Università degli Studi di Teramo

"Il futurismo in America. La vicenda dell'esportazione delle carte di Marinetti", Andrea De Pasquale, Ministero della Cultura, Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali

"Le esportazioni di opere d’arte: un caso a sé stante nei fondi dell’Archivio Centrale dello Stato", Maria Letizia Sagù, Ministero della Cultura, Archivio Centrale dello Stato

Pausa pranzo

15.00-16.40: SESSIONE IV
Modera: Antonio Tarasco, Ministero della Cultura

"La legislazione in materia di circolazione di oggetti d’arte e di cultura: passato, presente e iniziative in corso",
Stefania Bisaglia, Ministero della Cultura, Direzione Generale Archeologia, belle arti e paesaggio

"Il dialogo tra la cultura italiana e il resto del mondo: il caso delle opere di autore e/o provenienza straniera",
Giuseppe Calabi, CBM & Partners, Milano

"La circolazione dei materiali numismatici: la normativa",
Serafina Pennestrì, Ministero della Cultura, Direzione Generale Archeologia, belle arti e paesaggio

"Una nuova prospettiva per la 'notifica': da strumento statico a 'forma di vita' in continua evoluzione",
Francesco Emanuele Salamone, SDV Associati, Roma

"Il controllo della circolazione internazionale delle opere d’arte tra bilanciamento di poteri e analisi comparata",
Anna Pirri Valentini, Università Luiss Guido Carli

17.00-18.30: Tavola rotonda conclusiva
Modera: Paolo Coen, Università degli Studi di Teramo
Partecipano:
Bruno Botticelli, Associazione Antiquari d’Italia
Paolo Carafa, Sapienza Università di Roma
Pietro De Bernardi, Pandolfini Casa d’Aste
Raffaella Morselli, Università degli Studi di Teramo

Conclusioni

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REGISTRAZIONE:
Per seguire il convegno è necessario registrarsi scrivendo una mail all'indirizzo: esportareopereplasmareunostilegmail.com

Quellennachweis:
CONF: Esportare opere, plasmare uno stile (Rome, 23-24 Oct 23). In: ArtHist.net, 11.10.2023. Letzter Zugriff 30.04.2025. <https://arthist.net/archive/40322>.

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