New Leisure for a New Nation. Art and Entertainment in Italy, from Nation-building to Liberation (1861-1945) - Call for Papers.

[Segue testo in italiano]

The years between unification and Liberation in Italy were fundamental to the formation of a multifaceted but superficially cohesive national identity. Unlike architecture and public sculp-ture, places and forms of entertainment and socialising were deemed to have little place in forming the new identity. They were considered inessential and even frivolous. But it was precisely in these decades that the cultural tradition of entertainment in Italy underwent a major renewal, and in the process creating new forms that still have lasting effects in the contemporary world. New entertainment opportunities – from café-chantants to amusement parks – actively contributed to the creation and re-creation of the nation's identities. The suc-cess of these new forms of entertainment allowed not only for the consolidation of regional, gender, class and racial identity categories, but also for their transgression and subversion.
Artistic creation was a core part of the development and spreading of Italian leisure culture. We therefore intend to investigate the complex and largely unexplored relationship between art and entertainment. In particular, we are interested in:
1. The representation of new forms of entertainment – sports, balls, concerts, fairs, physi-cal activities and parades – in different artistic mediums, from paintings and sculptures to postcards, posters and ephemeral materials.

2. Artistic interventions (decoration, temporary installations, ornamental cycles) in spaces dedicated to entertainment (from the baths frescoed by Galileo Chini to futurist caba-rets).

3. The cultural and anthropological dimension of entertainment through the lens of artists (writings, memoirs, stories, experiences, reconstruction of artistic networks).

The aim of the workshop is to analyse how the relationship between artistic representations and new forms of entertainment contributed to the construction of Italian identities during the nation-building process. Particular emphasis will be placed on aspects related to gender, the exhibited and spectacularised body, race and colonial dynamics, as well as regionalisms and the social and class differences that entertainment has contributed to normalising and/or transgressing. In the decades under consideration, Italy went from being a liberal govern-ment to a totalitarian Fascist regime. A central part of this investigation will therefore be an analysis of the tension between freedom and authority and its effects on the political aspects of entertainment culture, and the dialectical relationship between the subjective dimension of experience and that imposed by propaganda.
The workshop is intended to be multidisciplinary in nature. It is open to scholars from art his-tory, visual studies, history of costume and cultural history. Proposals need not be limited to the identification of relevant case studies; where possible they should seek to investigate the social, political and cultural dimensions that case studies reflect.
The workshop is organized within the framework of the research unit Decolonising Italian Visual and Material Culture from Nation-Building to Now of the Bibliotheca Hertziana – Max-Planck-Institut for Art History in Rome. The workshop may be the subject of a publication with selected papers.
We invite researchers to submit proposals for 20-minute papers in either English or Italian. To apply, please send an abstract of no more than 350 words and a short bio (max. 150 words) to both giulia.beatricebiblhertz.it and sara.vitaccabiblhertz.it by 30th March 2023.
The Bibliotheca Hertziana – Max Planck Institute for Art History will cover travel and accom-modation costs for the speakers according to the German Federal law for travel costs refund (BRKG).
Scientific Organization: Giulia Beatrice and Sara Vitacca

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New Leisure for a New Nation. Art and Entertainment in Italy, from Nation-building to Liberation (1861-1945)

In Italia, gli anni che vanno dall’unità alla Liberazione sono stati fondamentali nella formazio-ne di una sfaccettata ma almeno superficialmente coesa identità nazionale. A differenza dell’architettura e della scultura pubblica, i luoghi e le forme di intrattenimento e di aggrega-zione sono spesso stati trascurati all’interno della fabbricazione della nuova identità, e consi-derati frivoli e non essenziali. In realtà, proprio in questi decenni la tradizione culturale dell’intrattenimento in Italia subì processi decisivi per arrivare a nuove definizioni che hanno ancora effetti duraturi nella contemporaneità. Nuovi momenti e nuovi luoghi destinati al diver-timento, dai café-chantants ai parchi divertimento, hanno attivamente contribuito a creare e ri-creare le identità della nazione. Il successo di tali forme di svago ha infatti permesso di consolidare, ma anche trasgredire e sovvertire categorie identitarie regionali, di genere, di classe e razziali, solo per citarne alcune.
La creazione artistica è stata direttamente coinvolta nel processo di sviluppo e di diffusione di una cultura del tempo libero. Ci interessa dunque indagare la relazione complessa, e troppo poco esplorata, tra arte e intrattenimento, declinata nelle seguenti manifestazioni:

1. La rappresentazione di nuove forme di intrattenimento - sport, balli, concerti, fiere, attività fisiche e parate - in diversi medium artistici, da quadri e sculture a cartoline, manifesti e materiali effimeri.

2. Interventi artistici (decori, installazioni temporanee, cicli ornamentali) negli spazi dedicati all’intrattenimento (dalle terme affrescate da Galileo Chini ai cabarets futuristi)

3. La dimensione culturale e antropologica dell’intrattenimento attraverso la lente degli artisti (scritti, memorie, racconti, esperienze, ricostruzione delle reti artistiche)

Scopo del workshop è quello di analizzare come la relazione tra rappresentazioni artistiche e nuove forme di intrattenimento abbia contribuito alla costruzione delle identità italiane nel corso del processo di nation-building. Particolare enfasi sarà posta su aspetti legati al gene-re, al corpo esibito e spettacolarizzato, alla razza e alle dinamiche coloniali, così come ai re-gionalismi e alle differenze sociali e di classe che l’intrattenimento ha contribuito a normaliz-zare e/o trasgredire. Nei decenni presi in esame, l’Italia inoltre passa, con il Fascismo, da essere un governo liberale a un regime totalitario. Una parte fondamentale di questa indagi-ne sarà dunque volta ad analizzare la tensione tra libertà e autorità che interessa la cultura dell’intrattenimento e la sua manipolazione politica, e il rapporto dialettico tra dimensione soggettiva dell’esperienza e quella imposta dalla propaganda.

Il workshop vuole avere una natura multidisciplinare, e sarà dunque aperto ad aree che in-cludono la storia dell’arte e i visual studies, ma anche la storia del costume e la storia cultu-rale. Senza limitare le proposte all’individuazione di casi di studio rilevanti, si cercherà sem-pre di investigare attraverso di essi una dimensione sociale, politica e culturale più comples-sa.

Il workshop è organizzato dall’unità di ricerca Decolonising Italian Visual and Material Culture from Nation-Building to Now della Bibliotheca Hertziana – Istituto Max-Planck per la storia dell’arte di Roma.
Il workshop potrà essere oggetto di una pubblicazione con papers selezionati.
Invitiamo i ricercatori a inviare proposte per interventi di 20 minuti in inglese o in italiano, mandando un abstract di massimo 350 parole e una breve nota biografica (max. 150 parole) a entrambi i seguenti indirizzi mail entro il 30 marzo 2023: giulia.beatricebiblhertz.it e sa-ra.vitaccabiblhertz.it.
La Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la storia dell’arte coprirà i costi di viaggio e soggiorno per i relatori secondo la legge federale tedesca per il rimborso delle spese di viag-gio (BRKG).

Organizzazione scientifica: Giulia Beatrice e Sara Vitacca