XII CONGRESSO AISU.
Macrosessione 1 - Sessione 1.7.
https://aisuinternational.org/palermo-2025-sessioni-macrosessione-1/.
La sessione intende esaminare le dinamiche insediative, spontanee o forzose, nel caso specifico delle città di fondazione, intese quale esito materiale di una precisa intenzionalità politica, economica e architettonica, non soltanto dal punto di vista del loro popolamento.
Il trasferimento di genti e la localizzazione di spazi residenziali sono essenziali per lo sviluppo delle attività socio-economiche dei nuovi abitati e, al tempo stesso, fungono da motore per la crescita urbana. In alcuni esempi, perlopiù di età medievale, la rarefazione delle fonti documentarie illumina solo sulla definizione spaziale della città e sullo stanziamento fisico degli abitanti, come per la colonia senese di Talamone, progettata e realizzata all’inizio del XIV secolo, di cui si conserva uno schema planimetrico del 1306 che, insieme alla collocazione di edifici monumentali e spazi pubblici, definisce i lotti residenziali e il nome degli assegnatari a cui sono concessi. In casi più recenti, invece, è possibile ricostruire anche dinamiche e ragioni dell’allocazione di gruppi demici esogeni. Il fenomeno è ben noto, ad esempio, per i centri sorti nell’entroterra di Sicilia tra la fine del XVI e l’inizio del XVIII secolo su iniziativa dell’aristocrazia isolana: trasferendovi coloni all’interno dei propri feudi per consentire la coltivazione di terreni prima destinati al solo pascolo, lo stanziamento era indotto non solo da immunità e franchigie promesse dal fondatore ma anche dai debiti contratti nelle città di provenienza, generalmente distanti non più di 20-25 km. Eppure, esistono “città nuove” il cui ciclo di vita, dopo l’iniziale insediamento di una comunità, è stato poi interrotto da eventi traumatici che hanno imposto una radicale trasformazione dei territori: come per le città di Poggioreale e L’Aquila, danneggiate rispettivamente dai terremoti del 1968 e del 2009, il cui spopolamento coatto è comparabile a quanto avvenuto in tanti altri contesti di città non necessariamente fondate (Matera, Irpinia).
Attraverso casi studio relativi (seppur non esclusivamente) alle epoche medievale e moderna, la sessione si propone di esplorare il rapporto tra città di fondazione e insediamento di persone “chiamate” a vivere il nuovo abitato o, al contrario, a doverlo abbandonare. Saranno benvenute riflessioni su meccanismi e modalità di radicamento delle genti attraverso l’edificazione delle case e la dotazione dei servizi essenziali e, a una scala più ampia, sulla ristrutturazione demografica di intere porzioni di territorio. In tal modo, la sessione si propone di stimolare un dibattito interdisciplinare capace di coinvolgere i diversi ambiti del sapere (storia, geografia, demografia, architettura, urbanistica, ecc.) che s’intrecciano nello studio storico delle città e dei territori.
Presentazione:
Per fare domanda di partecipazione al convegno servono due abstract (uno lungo di 5000 caratteri, uno breve di di 500 caratteri) e una nota biografica (500 caratteri), oltre a titolo, parole chiave e informazioni generali.
Le domande di ammissione possono essere presentate tramite il modulo disponibile sul sito web entro il 03/05/2025:https://aisuinternational.org/palermo-2025-sessioni-macrosessione-1/
Reference:
CFP: Session AISU: “Città nuove” e dinamiche insediative tra popolamento e abbandoni. In: ArtHist.net, Apr 27, 2025 (accessed Apr 30, 2025), <https://arthist.net/archive/47311>.