Zona Critica. Rivista di arti, media, culture visuali.
Direttore: Vincenzo Trione.
Zona Critica è una rivista semestrale dedicata alle arti, ai media e alle culture visuali. Edita da il Mulino in formato cartaceo, ospita contributi di natura scientifica, mettendo in dialogo studiosi di arte, di cinema e di estetica con intellettuali, scrittori, filosofi e artisti intorno ad alcuni temi decisivi nell’attuale dibattito teorico. Ogni numero è pensato come capitolo di un atlante della cultura visuale contemporanea.
Zona Critica intende interrogare criticamente i modi e le forme del presente, inteso come spazio fluido e, insieme, come labirinto attraversato da linguaggi e da pratiche artistiche diverse, capaci di restituire un ritratto mobile del nostro tempo.
Il tema di ciascun numero verrà articolato in due sezioni – Teorie e Genealogie – prestandosi così a essere declinato in prospettiva teorica, o ripercorso a partire da traiettorie ed episodi di natura storico-genealogica.
Zona Critica invita a proporre contributi per il primo numero della rivista, intitolato “Manifesto Presente”. Nel numero saranno esplorate le molteplici modalità attraverso cui appare possibile interrogare l’età contemporanea, indagando l’esistenza di un “paradigma del presente” nella cultura visuale. L’obiettivo è quello di analizzare come le metodologie e gli strumenti del dibattito critico stiano evolvendo nel panorama attuale, contribuendo a riplasmarlo.
Come suggerisce il titolo, “Manifesto Presente” riprende e reinterpreta il concetto di “manifesto”, dispositivo capace di interagire in maniera diretta con le sfide e le urgenze dell’attualità. Dopo la scomparsa delle grandi narrazioni moderniste e il superamento delle riflessioni postmoderne, “Manifesto Presente” vuole costituire uno spazio di indagine storico-teorica, riflettendo sulla formazione di una coscienza “contemporanea” e sulle traiettorie che ne derivano.
Attingendo ad ambiti e discipline differenti – dalla politica all’arte, dalla tecnologia alla filosofia – e guardando all’attivismo sociale e alle pratiche collettive, “Manifesto Presente” muove da un’indagine interdisciplinare che mira a comprendere alcuni tra i principali indirizzi estetici prevalenti nel nostro tempo. In quale modo si definisce ciò che è contemporaneo nell’ambito dei visual studies e dei cultural studies? È possibile individuare tendenze e direzioni critiche ed epistemologiche privilegiate per leggere la nostra epoca? Si può ragionare su un’ontologia del presente? Quali opere riescono a farsi testimoni del presente, divenendone manifesto? Quali sono le istituzioni, le figure e gli approcci curatoriali che orientano le prassi espositive dell’arte oggi? Infine, quale ruolo riveste la critica?
Il numero “Manifesto Presente” intende approfondire questo tema attraverso diverse declinazioni, a titolo esemplificativo:
- Ruoli e luoghi del dibattito critico e artistico. In quali spazi il dibattito critico e artistico prende forma? Sono materiali o immateriali? E che ruolo ricopre oggi la critica nel guidare e nel direzionare la produzione artistica?
- Genealogie e linguaggi del presente. È possibile ricostruire gli itinerari genealogici sottesi al presente dell’arte? In quale modo i dispositivi analogici e digitali informano la realtà quotidiana e come sfidano le arti? Quali tracce visive e quali linee tematiche è possibile rintracciare nelle produzioni culturali, mediali e visive dell’epoca contemporanea?
- Il ruolo delle mostre nel presente delle arti. In che modo le esposizioni contribuiscono a costruire una memoria del presente? Secondo quali modalità gli spazi espositivi – fisici e virtuali – ridefiniscono l’esperienza dell’arte contemporanea? Quale ruolo svolgono le mostre nella definizione dei paradigmi critici e delle pratiche artistiche del nostro tempo?
- Genere manifesto. Qual è il valore attuale del genere letterario del manifesto? Quali sono le modalità contemporanee attraverso cui il manifesto stesso opera come strumento di riflessione e attivismo, dispositivo di comunicazione, autodeterminazione ed espressione artistica? Inoltre, l’oggetto-manifesto, con la sua scrittura e la sua agency, costituisce ancora il centro di un campo di forze complesso e centrifugo, in cui la dimensione poetica e quella politica si intrecciano?
Breve bibliografia di riferimento:
G. Agamben, Che cos’è il contemporaneo?, Nottetempo, Milano 2008.
Z. Bauman, Liquid Modernity, Polity Press, Cambridge 2000.
C. Bishop, Museologia radicale, Johan & Levi, Monza 2017.
G. Didi-Huberman, Storia dell'arte e anacronismo delle immagini, Bollati Boringhieri, Torino 2000.
M. Ferraris, Documentalità. Perché è necessario lasciar tracce, Laterza, Bari-Roma 2014.
C. Geoff, J. Lund, The Contemporary Condition. Introductory Thoughts on Contemporaneity and Contemporary Art, Steinberg Press, Londra 2016.
B. Groys, In the flow. L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità digitale, Postmedia Books, Milano 2020.
N. Heinich, Il paradigma dell’arte contemporanea. Strutture di una rivoluzione artistica, Johan & Levi, Monza 2022.
B. Latour, “An Attempt at a ‘Compositionist Manifesto’”, in New Literary History, vol. 41, n. 3, 2010, pp. 471-490.
G. Marramao, La passione del presente. Breve lessico della modernità-mondo, Bollati Boringhieri, Torino 2008.
H.U. Obrist et. al. (a cura di), Serpentine Gallery Manifesto Marathon, Koenig Books, Londra 2009.
D. Roberts, History of the Present. The Contemporary and its Culture, Routledge, Bingdon, New York 2021.
T. Smith, O. Enwezor, N. Condee (a cura di), Antinomies of Art and Culture: Modernity, Postmodernity, Contemporaneity, Duke University Press, Durham 2008.
V. Trione, Artivismo. Arte, politica, impegno, Einaudi, Torino 2021.
Come sottoporre un contributo:
Le proposte di abstract dovranno essere inviate entro il giorno 02/03/2025 in un file .pdf, così nominato: “Cognome Nome_Manifesto Presente_Abstract”. Il documento deve contenere: un abstract (di non oltre 2.000 caratteri, spazi inclusi), quattro parole chiave, una bibliografia essenziale e una breve biografia del proponente, con eventuale indicazione dell’affiliazione.
Abstract e richieste andranno inviate a zonacriticamulino.it.
Una volta ricevuta conferma di accettazione della proposta da parte della redazione (seconda settimana di marzo), il testo completo dovrà essere consegnato entro il giorno 11/05/2025 secondo le modalità che verranno comunicate. Il contributo, che dovrà essere redatto in lingua italiana e uniformato alle norme redazionali della rivista, non potrà superare le quindici cartelle (tra i 25.000 e i 30.000 caratteri, note e spazi inclusi). Il testo definitivo dovrà essere corredato da un abstract in lingua inglese della lunghezza di massimo 1.000 caratteri spazi inclusi.
Ogni contributo che arriverà in redazione sarà sottoposto a procedura di double-blind peer review. La redazione contatterà le autrici e gli autori per comunicare l’esito della valutazione.
Quellennachweis:
CFP: Zona Critica vol. 1/2025: Manifesto Presente. In: ArtHist.net, 28.01.2025. Letzter Zugriff 30.01.2025. <https://arthist.net/archive/43815>.