Zona critica. Rivista di arti, media, culture visuali
direttore Vincenzo Trione
Zona critica è una rivista semestrale dedicata alle arti, ai media e alle culture visuali. Edita da il Mulino in formato cartaceo, ospita contributi di natura scientifica, mettendo in dialogo studiosi di arte, di cinema e di estetica con intellettuali, scrittori, filosofi e artisti intorno ad alcuni temi decisivi nell’attuale dibattito teorico. Ogni numero è pensato come capitolo di un atlante della cultura visuale contemporanea.
Zona critica intende interrogare criticamente i modi e le forme del presente, inteso come spazio fluido e, insieme, come labirinto attraversato da linguaggi e da pratiche artistiche diverse, capaci di restituire un ritratto mobile del nostro tempo.
Il tema di ciascun numero verrà articolato in due sezioni – Teorie e Genealogie – prestandosi così
a essere declinato in prospettiva teorica, o ripercorso a partire da traiettorie ed episodi di natura storico-genealogica.
Per maggiori informazioni: https://www.rivisteweb.it/issn/A3A3-A3A3
CALL FOR PAPERS
n. 2/2025
Pubblica arte
Zona critica invita a proporre contributi per il secondo numero della rivista, intitolato “Pubblica arte”.
Non si tratta di una nozione stabile, ma di un’idea che si è evoluta nel tempo, arrivando a comprendere tanto interventi monumentali quanto pratiche relazionali, partecipative e digitali. Caratterizzata oggi, nella maggior parte dei casi, da un’interazione con il suo luogo di destinazione o con le comunità locali, l’arte pubblica attiva una stringente relazione con il contesto urbano, dando adito a reazioni divergenti, con importanti ricadute sociali e culturali. Il dialogo privilegiato con l’ambiente pone l’opera d’arte al crocevia di percorsi fenomenologici inattesi, che riattivano in modalità eterogenee le dimensioni storiche, formali e funzionali latenti nello spazio. La stratificazione di tali aspetti può assumere, nei diversi interventi e nelle diverse filosofie, configurazioni differenti: dall’antagonismo alla partecipazione, dalle proposte site-specific a quelle a-contestuali, da episodi di arte involontaria a operazioni di natura istituzionale.
Attraversando differenti filoni di ricerca, il secondo numero di Zona critica vuole indagare la dimensione politica di queste pratiche, spaziando dall’impatto – di difficile misurazione – esercitato sulle comunità al complesso rapporto che regola l’interazione tra arte pubblica e istituzioni. Il nesso con la res publica non è infatti mai neutrale, ma sempre attraversato da dinamiche di appropriazione, rifiuto e risignificazione, che portano a definire un campo di contestazione e negoziazione. Ad accomunare queste esperienze, spesso, è un medesimo senso di emergenza, traccia di un’urgenza militante e testimoniale, del bisogno contemporaneo di portare le questioni estetiche e formali fuori dalla cerchia ristretta dei frequentatori dei luoghi della cultura, aprendosi a istanze politiche, antropologiche e sociali. Parallelamente, nell’ultima decade del Novecento un ulteriore filone che ha interessato l’ambito istituzionale, dando vita a biennali, fondazioni e festival. Alla luce di questa complessità ontologica, la relazione opera-spazio o artista-comunità ha in numerose occasioni stimolato dibattiti accesi.
“Pubblica arte” si sviluppa a partire da queste considerazioni e intende fornire possibili chiavi di lettura, mappe interpretative e sguardi storico-critici sui fenomeni più recenti legati all’arte nello spazio pubblico. In un’epoca segnata dalla moltiplicazione dei media e dalla trasformazione degli spazi urbani, quale ruolo oggi assume questo genere d’arte? Come interagisce con i nuovi ecosistemi visivi e culturali? Che impatto esercita la pratica artistica sull’ecosistema politico e ideologico nel quale si situa? E quali sono, di contro, i temi del dibattito contemporaneo che la indirizzano maggiormente?
Il numero “Pubblica arte” si propone di restituire genealogie differenti da cui guardare alle odierne problematiche relative all’arte pubblica (da prospettive non solo eurocentriche). Tra le possibili linee di ricerca:
- Cittadinanza culturale. In che modo le pratiche artistiche possono favorire nuove forme di cittadinanza e di attivismo culturale nello spazio pubblico?
- Regimi spaziali e agency artistica. Qual è la relazione tra spazi istituzionali e spazio urbano? Qual è l’incidenza dei due differenti regimi spaziali nella declinazione e negli effetti di progetti artistici? Questo rapporto nelle pratiche artistiche contemporanee è cambiato rispetto al passato? In che modo muta l’agency delle opere d’arte e come può essere misurata?
- Geopolitiche dell’arte pubblica. Nelle diverse geografie del mondo, l’arte pubblica assume conformazioni differenti. Quali fenomenologie si manifestano tra centri e periferie, tra differenti città e continenti?
- Conservare l’arte pubblica. L’arte pubblica è spesso soggetta a processi di decadenza, trasformazione o riparazione. Quali sono le sfide che questi processi pongono ai concetti di proprietà, autorialità e responsabilità collettiva? In quale modo si inseriscono gli atti vandalici nel dibattito conservativo ed evolutivo dell’opera?
- Comunicazione, media e pubblici. Come viene comunicata l’arte pubblica alle diverse audience che abitano l’ambiente cittadino? Quali sono le ri-mediazioni, disseminazioni e traduzioni dell’arte pubblica? Quali sono i processi di riattivazione attraverso i media digitali nell’arte pubblica? In quale modo si interseca con lo spazio urbano la vita digitale delle opere?
- Archeologie dell’arte pubblica. Tracce, resti e memoria di interventi pubblici del passato e il loro ruolo nella costruzione di narrazioni urbane, identità collettive e politiche della memoria.
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Breve bibliografia di riferimento
- Alterazioni Video, Fosbury Architecture (a cura di), Incompiuto. La nascita di uno Stile-The birth of a style, Humboldt Books, Milano 2018.
- Arte e spazio pubblico, a cura della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2023.
- C. Bishop, Inferni artificiali. La politica della spettatorialità nell'arte partecipativa (2012), a cura di C. Guida, Luca Sossella, Bologna 2015.
- A. Boudreault-Fournier, M. Radice (a cura di), Urban Encounters: Art and the Public, McGill-Queen’s University Press, Montréal 2017.
- G. Clément, Manifesto del Terzo paesaggio, Quodlibet, Macerata 2005.
- A. Dal Lago, S. Giordano, Graffiti. Arte e ordine pubblico, il Mulino, Bologna 2016.
- R. Deutsche, Evictions: Art and Spatial Politics, MIT Press, Londra-Cambridge (MA) 1998.
- C. Doherty (a cura di), Situation, MIT Press, Londra-Cambridge (MA) 2009.
- H. Foster, Bad new days. Arte, critica, emergenza (2015), Postmedia books, Milano 2019.
- C. Guida, R. Pinto (a cura di), Le relazioni oltre le immagini. Approcci teorici e pratiche dell'arte pubblica, Postmedia Books, Milano 2022.
- S. Lacy, Mapping the Terrain: New Genre Public Art, Bay Press, Seattle 1995.
- W.J.T. Mitchell, The Violence of Public Art, in “Critical Inquiry”, vol. 16, n. 4, 1990, pp. 880-899.
- A. Pioselli, L’arte nello spazio urbano: l’esperienza italiana dal 1968 a oggi, Johan & Levi, Monza 2015.
- C. Krause Knight, Public Art: Theory, Practice and Populism, John Wiley & Sons, Hoboken 2008.
- M. Kwon, Un luogo dopo l'altro. Arte site-specific e identità localizzativa (2002), Postmedia Books, Milano 2020.
- H.F. Senie, S. Webster, Critical Issues in Public Art: Content, Context, and Controversy, HarperCollins, New York 1992.
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Come sottoporre un contributo
Le proposte di abstract dovranno essere inviate entro il giorno 13/06/2025 in un file .pdf, così nominato: “Cognome Nome_Pubblica Arte_Abstract”. Il documento deve contenere: un abstract (di non oltre 2.000 caratteri, spazi inclusi), quattro parole chiave, una bibliografia essenziale e una breve biografia del proponente, con eventuale indicazione dell’affiliazione.
Abstract e richieste andranno inviate a zonacriticamulino.it
Una volta ricevuta conferma di accettazione della proposta da parte della redazione (seconda metà di giugno), il testo completo dovrà essere consegnato entro il giorno 14/09/2025 secondo le modalità che verranno comunicate. Il contributo, che dovrà essere redatto in lingua italiana e uniformato alle norme redazionali della rivista, non potrà superare le quindici cartelle (tra i 25.000 e i 30.000 caratteri, note e spazi inclusi). Il testo definitivo dovrà essere corredato da un abstract in lingua inglese della lunghezza di massimo 1.000 caratteri spazi inclusi.
Ogni contributo che arriverà in redazione sarà sottoposto a procedura di double-blind peer review.
La redazione contatterà le autrici e gli autori per comunicare l’esito della valutazione.
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Zona critica
Rivista di arti, media, culture visuali
Direttore
Vincenzo Trione (Università IULM, L-ART/06)
Comitato d’onore
Francesco Casetti (Yale University), Boris Groys (New York University), Nathalie Heinich (CNRS), Christine Macel (Musées des Arts Décoratifs), W.J.T. Mitchell (University of Chicago), Arturo Carlo Quintavalle (Accademia Nazionale dei Lincei), Alessandro Zuccari (Accademia Nazionale dei Lincei).
Comitato scientifico
Silvia Burini (Università Ca’ Foscari di Venezia, L-ART/03), Maria Luisa Catoni (Scuola IMT Alti Studi di Lucca, L-ANT/07), Stefano Chiodi (Università Roma Tre, L-ART/03), Andrea Cortellessa (Università degli Studi Roma Tre, L-ART/03), Alessandro Del Puppo (Università degli Studi di Udine, L-ART/03), Ruggero Eugeni (Università Cattolica di Milano L-ART/06), Massimo Fusillo (Scuola Normale di Pisa, COMP/01), Giacomo Manzoli (Università degli studi di Bologna, L-ART/06), Andrea Pinotti (Università degli Studi di Milano Statale, M-FIL/04), Antonio Somaini (Université Sorbonne Nouvelle- Paris 3, L-ART/06), Riccardo Venturi (Université Paris 1 - Panthéon-Sorbonne, L-ART/03), Federica Villa (Università degli Studi di Pavia, L-ART/06), Claudio Zambianchi (Sapienza Università di Roma, L-ART/03).
Comitato editoriale
Anna Luigia De Simone (caporedattrice, Università IULM, L-ART/06), Camilla Balbi (Czech Academy of Sciences), Renato Boccali (Università IULM, M-FIL/04), Anna Calise (Università degli studi di Pavia), Valentino Catricalà (ZKM - Karlsruhe, L-ART/06), Irene Sofia Comi (Università IULM), Vincenzo Di Rosa (Università IULM), Elisabetta Modena (Università IULM, L-ART/03), Francesco Maria Spampinato (Università degli studi di Bologna, L-ART/03), Francesco Valagussa (Università Vita-Salute San Raffaele, M-FIL/04).
Le copertine della rivista sono disegnate da Mimmo Paladino.
Zona critica. Rivista di arti, media, culture visuali è edita da il Mulino e co-prodotta dal Center For Visual Studies dell’Università IULM di Milano.
Reference:
CFP: Zona critica vol. 2/2025: Pubblica arte. In: ArtHist.net, May 9, 2025 (accessed May 12, 2025), <https://arthist.net/archive/49206>.