CFP 14.03.2025

Session at AISU (Palermo, 10-13 Sep 25)

Palermo, 10.–13.09.2025
Eingabeschluss : 03.05.2025

Nadia Rizzo

[English version below]
Chiese ‘nazionali’ nei porti del Mediterraneo in età moderna (secoli XV-XVIII). Il ruolo delle comunità forestiere nella riconfigurazione del tessuto urbano.

Coordinatori: Nadia Rizzo (Scuola Normale Superiore); Carl Alexander Auf der Heyde (Università degli Studi di Palermo).

Il fenomeno dell’insediamento di gruppi mercantili ‘nazionali’ nelle grandi città portuali del Mediterraneo – luoghi di incontro transculturale – si sviluppò senza soluzione di continuità dal medioevo sino alla piena età moderna (Colletta 2012).
I porti mediterranei divennero punti di aggregazione per mercanti forestieri che usavano riunirsi in ‘nazioni’, associazioni strutturate fondate principalmente sulla comune provenienza geografica, ma anche sulla condivisione della lingua e della religione (Petti Balbi 2001).
L’azione di queste colonie mercantili non si manifestò soltanto in spazi di lavoro come fondaci e logge. Almeno dal Quattrocento, i raggruppamenti forestieri iniziarono a dotarsi di luoghi di riunione e preghiera, aggiudicandosi il patronato di cappelle entro chiese già esistenti in città.

Il traguardo più ambizioso per le comunità allogene era tuttavia la costruzione di una chiesa ‘particolare’, dedicata al loro santo protettore e volta anzitutto a soddisfare le esigenze religiose e liturgiche del gruppo (Koller, Kubersky-Piredda 2015 [per le nazioni a Roma]).
Oltre a incarnare un punto di riferimento devozionale, l’erezione di una chiesa nazionale costituiva una dichiarazione inequivocabile della presenza, ricchezza e identità della comunità, incidendo in modo concreto e visibile sul tessuto urbano e architettonico della città ospitante.
A partire dalla metà del Cinquecento, parallelamente alla stagione delle grandi rifondazioni urbane, si assisté a un significativo incremento nella costruzione di chiese nazionali indipendenti dalle congregazioni locali. Il fenomeno si intensificò naturalmente nel Seicento, in concomitanza con il fervore edilizio promosso dai nuovi ordini religiosi, dando vita a circoli virtuosi di competizione tra nazioni e tra ordini e nazioni.
La sessione si propone di esplorare l’impatto delle comunità forestiere nella trasformazione urbana delle città portuali del Mediterraneo tra Cinque e Settecento, adottando l’organismo della chiesa nazionale come oggetto privilegiato di osservazione.
Sono benvenute proposte di intervento (in italiano, inglese, spagnolo e francese) che affrontino il tema da diverse prospettive e su più scale di analisi, attraverso:

- ricerche sul sistema di insediamento di una singola nazione in più centri mercantili;

- studi specifici su singole chiese nazionali;

- indagini diacroniche sull’insediamento di un gruppo forestiero in un centro specifico (dalle cappelle alle chiese nazionali);

- panoramiche comparative su più chiese nazionali in una stessa città.

Per candidarsi, è necessario compilare il form che si trova in fondo a ogni presentazione di sessione. Il link per la sessione 4.1 è disponibile qui: https://aisuinternational.org/palermo-2025-proposta-di-paper-macrosessione-4/.
Occorre presentare l'abstract del paper (massimo 5000 battute) e una breve nota biografica.
Per qualsiasi informazione relativa alla sessione, si prega di scrivere a Nadia Rizzo (nadia.rizzosns.it) e a Carl Alexander Auf der Heyde (carlalexander.aufderheydeunipa.it).

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National’ Churches and Mediterranean Ports in the Early Modern Period (15th-18th Centuries). Foreign Communities Reshaping the Urban Fabric

Coordinators: Nadia Rizzo (Scuola Normale Superiore); Carl Alexander Auf der Heyde (Università degli Studi di Palermo)

The establishment of 'national' mercantile groups in major Mediterranean port cities – key hubs for cross-cultural exchange – developed continuously from the Middle Ages into the early modern period (Colletta 2012).
These ports became meeting places for foreign merchants who organised themselves into 'nations', structured associations based primarily on geographical origin, but also on shared language and religion (Petti Balbi 2001).
These communities did not limit their activities to commercial spaces such as “fondaci” and “logge”. From at least the fifteenth century, they began to establish meeting and worship places, often gaining patronage for chapels within existing churches.

The most ambitious goal of the foreign communities, however, was the construction of a dedicated church, consecrated to their patron saint and intended primarily to meet the religious and liturgical needs of the group (Koller, Kubersky-Piredda 2015 [for national churches in Rome]).
In addition to serving as a devotional landmark, the construction of a national church was a clear statement of the community’s presence, identity and wealth, and exerted a tangible and visible influence on the urban and architectural landscape of the host city.
From the mid-sixteenth century, coinciding with a wave of significant urban redevelopment, there was a marked increase in the construction of national churches independent of local religious communities. This phenomenon intensified during the seventeenth century, alongside the architectural fervour of the newly emerging Counter-Reformation orders, fostering a virtuous cycle of competition not only between nations, but also among religious congregations and national communities.
This paper seeks to explore the impact of foreign communities on the urban transformation of Mediterranean port cities between the sixteenth and eighteenth centuries, with a focus on the institution of the national church as a key reference point.
We invite proposals in Italian, English, Spanish and French that approach this topic from different perspectives and levels of analysis, including:

- research on the settlement system of a single nation in multiple mercantile centers;

- specific studies on individual national churches;

- diachronic investigations on the settlement of a foreign group in a specific center (from chapels to national churches);

- comparative overviews of multiple national churches in the same city.

To apply, please fill out the form available at the bottom of each session presentation. The link for session 4.1 can be found here: https://aisuinternational.org/en/palermo-2025-proposta-di-paper-macrosessione-4/
Applicants are required to submit the paper abstract (maximum 5000 characters) and a brief biographical note.
For any further information regarding the session, please contact Nadia Rizzo (nadia.rizzosns.it) or Carl Alexander Auf der Heyde (carlalexander.aufderheydeunipa.it)."

Quellennachweis:
CFP: Session at AISU (Palermo, 10-13 Sep 25). In: ArtHist.net, 14.03.2025. Letzter Zugriff 02.04.2025. <https://arthist.net/archive/44799>.

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