PER - Pensiero Esibito Radicale, vol. 1:
Mostre di architettura in Italia dal 1945 a oggi.
A cura di Andrea Capriolo, Matteo Iannello, Anna Rosellini, Stefano Setti.
[english version below]
Il progetto PER – Pensiero Esibito Radicale – intende ripercorrere la storia delle esposizioni di architettura tenutesi in Italia dalla seconda metà del XIX secolo a oggi, nella prospettiva di evidenziare l’essenza specifica del contributo italiano nel vasto panorama europeo e internazionale di mostre e ricerche. Il progetto, sviluppato da gruppi di ricerca afferenti a due atenei (Alma Mater Studiorum - Università di Bologna e Università degli Studi di Udine), propone la seguente call finalizzata al lancio del primo numero di una collana editoriale interamente dedicata al soggetto “Pensiero Esibito Radicale” di volta in volta declinato ad analizzare specifiche tematiche o aree di indagine. Attraverso l’enunciato “Pensiero Esibito Radicale” saranno studiate le mostre di architettura tramite un approccio multifocale e interdisciplinare al fine di sondare sia il concetto di esposizione quale occasione essenziale e irrinunciabile per esibire il fondamento radicale del progetto – inteso come momento generativo –, sia il ruolo dell’esposizione come occorrenza capace di mettere in discussione la più canonica presentazione dell’architettura avanzando contenuti di ampio respiro. Il termine “radicale” ha quindi una doppia valenza: è riferito tanto alla radice semantica del progetto di architettura, quanto a un processo di rottura che può permettere una narrazione differente rispetto a un percorso restituito in chiave convenzionale.
Il primo numero della collana vuole essere un’opportunità di riflessione e di apertura sul soggetto individuato. La definizione “mostra di architettura” non è univoca. Al pari delle rassegne dedicate alla presentazione delle altre arti, le esposizioni di architettura possono avere impostazioni storiche e sperimentali: dalla presentazione del disegno a quella del modello, dall’installazione al manifesto teorico per arrivare alla configurazione di spazi immersivi.
All’interno della cronologia individuata, le mostre di architettura sono espressione del clima culturale contingente. La scelta di avviare l’esplorazione a partire dal 1945 è indicativa di un significativo passaggio storico che coincide con il periodo della ricostruzione: un momento che ha consentito per la prima volta di ragionare in maniera urgente e simultanea su tematiche trasversali (identità, città, collettività, habitat, arte, materiali, sostenibilità, economia) anche a partire da puntuali manifestazioni come avvenuto alla VIII Triennale di Milano del 1947 dedicata alla ricostruzione del paese e, nello specifico, all’abitazione intesa come emergenza economico-sociale. Dalle riflessioni post belliche sulla necessità di una nuova architettura in dialogo con un contesto internazionale, si arriva all’apertura ad aspetti sociali e di controcultura tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta fino al rifiuto o al ripensamento delle stesse dagli anni Ottanta ai giorni nostri. Lo scenario degli anni presi in considerazione è senza dubbio subordinato alle proposte delle Triennali di Milano e dalle Biennali di Venezia. Tuttavia, parallelamente e contestualmente al ruolo svolto da queste rassegne, si può recuperare un tracciato di mostre di architettura oggi meno note e studiate.
L’intento del primo numero della collana PER è quello fare emergere un iniziale panorama di esposizioni di architettura in grado di far scaturire riflessioni sulle specificità del contributo italiano. L’attenzione potrà quindi spostarsi sulla ricaduta che le tematiche proposte dalle Triennali, dalle Biennali e dalla scena internazionale, hanno avuto su esposizioni meno conosciute e disseminate nel territorio con lo scopo di mettere in luce la rilevanza culturale, e non solo, di un patrimonio di esposizioni organizzate in Italia da nord a sud dal 1945 a oggi, spesso passate sotto traccia all’interno degli studi storico-critici. A partire da queste premesse, le mostre di architettura, indagate tramite approcci metodologici che contemplano le differenti strategie organizzative, progettuali e curatoriali, accompagnate alle ripercussioni e alle interpretazioni della critica, hanno cercato di ridefinire non solo la disciplina ma il concetto stesso di esposizione.
Il primo numero della collana intende promuovere, non esclusivamente, riflessioni attorno ai seguenti nuclei tematici:
- Impostazioni espositive “tradizionali” e “sperimentali” a carattere didattico e divulgativo di argomento tecnico, storico-artistico, biografico.
- Ridefinizione del fondamento del progetto di architettura attraverso le mostre.
- Indagine sulla qualità e sulle potenzialità dello spazio espositivo tramite diversificate modalità di allestimento.
- Discussione ed elaborazione di progetti di mostre sperimentali.
- Nuove idee di città e collettività presentate nelle mostre.
- Principi culturali e identitari del progetto di architettura.
- Le mostre di architettura nell’ottica della sostenibilità sociale, ambientale, dell’economia circolare, della difesa dei diritti.
- Valorizzazione, divulgazione e circolazione del patrimonio architettonico anche in chiave di conservazione preventiva attraverso le mostre.
- Ruoli e scelte delle pubblicistica: dal catalogo della mostra alla critica.
- Habitat come cultura o controcultura del progetto architettonico nelle mostre di architettura.
La selezione delle proposte avviene tramite l’invio di un abstract di 1000 battute (spazi e note inclusi) e di una breve biografia da recapitare via email all’indirizzo: per.pensieroesibitoradicalegmail.com
Entro e non oltre il 30 settembre 2024
Lingue accettate: italiano, inglese e francese.
Sono previste due tipologie di contributi:
- Focus, riscoperte e riletture: testo di 20-30 mila battute con spazi e note inclusi corredato da un massimo di 6 immagini libere da diritti.
- Articolo, saggio critico: testo di 30-50 mila battute con spazi e note inclusi corredato da un massimo di 10 immagini libere da diritti.
In seguito all’accettazione dell’abstract, il testo dovrà essere consegnato entro il 31 gennaio 2025 per essere poi sottoposto a revisione a doppio cieco.
La pubblicazione è prevista in modalità open access, con ISBN e comitato scientifico internazionale, per la primavera 2025 come primo numero della collana PER.
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PER - Pensiero Esibito Radicale, vol. 1:
Exhibitions of Architecture in Italy from 1945 to the Present.
Edited by Andrea Capriolo, Matteo Iannello, Anna Rosellini, Stefano Setti.
The PER project - Pensiero Esibito Radicale (Radical Exhibited Thought) – aims to trace the history of the exhibitions of architecture in Italy from the second half of the 19th century to the present, highlighting the unique contributions of Italy within the broader European and international landscape of exhibitions and research. Developed by research teams of two universities (Alma Mater Studiorum – Università di Bologna and Università degli studi di Udine), the project invites submissions for the inaugural issue of a new editorial book series entirely dedicated to the subject “Radical Exhibited Thought”.
The phrase “Radical Exhibited Thought” encapsulates the study of exhibitions of architecture using a multifocal and interdisciplinary approach. This endeavor explores the essence of architectural projects, conceived as generative moments, and as events capable of challenging the conventional presentations of architecture by bringing forward wide-ranging content.
The term “radical” has a double meaning here: it refers both to the semantic root of the architectural project as well as to a process of fracture that allows for a different narrative as opposed to a conventional path.
The inaugural issue of the book series seeks to open a reflective dialogue on the subject. The definition of “exhibitions of architecture” is not monolithic. Like exhibitions of other arts, the exhibitions of architecture can be historical or experimental, encompassing the presentation of drawings, models, installations, theoretical manifestos and immersive spatial configurations.
Within the selected timeline, the exhibitions of architecture express the cultural climate of their times. The choice to start the discussion from 1945 marks a relevant historical turning point that coincides with the reconstruction of the country. It was a period that allowed for the first time to think urgently and simultaneously about cross-cutting issues (identity, city, community, habitat, art, materials, sustainability, economy), as seen in the 8th Milan Triennale in 1947 that was dedicated to the national reconstruction and housing as a socio-economic emergency.
From post-war reflections on the need for a new architecture in dialogue with an international context, to the inclusion of social and countercultural aspects between the 1960s and 1970s, and the subsequent rejection or reconsideration of these themes from the 1980s to the present day, the scenario under consideration undoubtedly influenced by the proposals of the Milan Triennials and the Venice Biennials. However, a trail of lesser-known and studied exhibitions emerges alongside these major events.
The first issue of the PER series aims to reveal an initial panorama of exhibitions that can generate reflections on the specificities of the Italian contribution. Attention will thus shift to the impact that the topics proposed by the Triennales, Biennales and by the international scene have had on lesser-known exhibitions spread across the country, with the goal of emphasizing the cultural significance, and more, of an exhibition heritage organized in Italy from north to south from 1945 to the present day, often overlooked in historical-critical studies. Based on these premises, the exhibitions of architecture, investigated through methodological approaches considering different organizational, design and curatorial strategies, alongside their critical interpretations, have sought to redefine not only the discipline but the very concept of exhibition.
The first issue seeks to encourage, but not exclusively, reflections around the following thematic cores:
- “Traditional” and “Experimental” exhibition setups with didactic and divulgative purposes on technical, art-historical, biographical subjects.
- Redefinition of the foundational aspects of architectural projects through exhibitions.
- Inquiry into the quality and potential of exhibition spaces through a variety of display design methods.
- Discussion and elaboration of experimental exhibition projects.
- New concepts of cities and community displayed in exhibitions.
- Cultural and identity principles of architectural design.
- Exhibitions of architecture from the perspectives of social and environmental sustainability, circular economy, and defense of rights.
- Promotion, dissemination and circulation of architectural heritage - including preventive conservation - through exhibitions.
- Roles and choices of publications: from exhibition catalogues to criticism.
- Exhibiting Habitat as culture or counterculture of the architectural project.
Please submit an abstract (Italian, English or French) of no more than 1,000 characters (including spaces and notes) and a short biography by September 30, 2024 to: per.pensieroesibitoradicalegmail.com.
Two types of papers are expected:- Focus: text of 20-30 thousand characters with spaces and notes included accompanied by up to 6 free images.
- Critical essay: text of 30-50 thousand characters with spaces and notes included accompanied by 10 free images at most.
Once the abstract has been accepted, the text must be submitted by January 31, 2025, to undergo double-blind review.
Publication is scheduled in open access mode, with isbn code and international scientific committee, for spring 2025 as the first issue of the PER series.
Quellennachweis:
CFP: PER Journal, vol. 1: Mostre di architettura in Italia dal 1945 a oggi. In: ArtHist.net, 29.07.2024. Letzter Zugriff 05.02.2025. <https://arthist.net/archive/42463>.