CFP 07.07.2021

Le donne e la storia dell'arte (Macerata/Genova, 21-25 Mar 22)

Macerata-Genova, 21.–25.03.2022
Eingabeschluss : 30.09.2021

Patrizia Dragoni, Università degli studi di Macerata

[English version below]

Le donne e la storia dell’arte

Convegno internazionale di Studi
a cura di
Eliana Carrara – Università degli Studi di Genova
Patrizia Dragoni- Università degli Studi di Macerata


[Adolfo Venturi circondato da allieve e allievi: http://dassspecializzazione.uniroma1.it/la-scuola/storia]

Gli studi di genere, a partire almeno dagli ultimi decenni del XX secolo, hanno contribuito a riconoscere il fondamentale ruolo delle donne all’interno di una riflessione culturale, politica ed emancipativa nella società.
Nell’ambito della storia dell’arte, tuttavia, colpisce ad esempio come il corredo iconografico del volume di Kultermann, nella ristampa del 1990, evidenzi la completa assenza delle storiche dell’arte italiane del Novecento all’interno di una peraltro scarsa attenzione al mondo femminile. Come se il contributo, ad esempio, di Anna Maria Brizio (pure citata) o di Luisa Becherucci o di Paola Barocchi (nessuna delle due, invece, neppure menzionata) non fosse stato importante o, più spesso, decisivo, nel mondo degli studi e della cultura italiana e non solo.
Di fronte a una tale miopia e incapacità di riconoscere i reali valori in campo, mentre si assiste ad una considerevole riscoperta delle figure di artiste e architette e alla doverosa celebrazione delle direttrici museali che salvaguardarono il patrimonio durante il secondo conflitto mondiale (Palma Bucarelli e Fernanda Wittgens), o ne progettarono il successivo riallestimento (Caterina Marcenaro), pare giusto, ed anzi doveroso, riscrivere la storia della storia dell’arte da capo, al fine di rimettere in luce le figure femminili che sono state oggetto di una colpevole dimenticanza e di un voluto disconoscimento dei loro meriti, sulla scia degli studi avviati da Maria Mignini (Diventare storiche dell’arte, Carocci 2009).

La call che qui si propone mira ad accogliere interventi, destinati ad essere accolti in un convegno progettato per la primavera del 2022, che intendano porre la propria attenzione su storiche dell’arte e dell’architettura, soprintendenti o conservatrici di museo oppure critiche militanti, insomma su tutte quelle donne, non solo in Italia ma pure in Europa e negli Stati Uniti, che abbiano avuto una pratica quotidiana con gli oggetti artistici e un forte interesse per il mondo della cultura in senso più ampio.

Gli abstract, che non dovranno superare le due cartelle, dovranno essere inviati entro e non oltre il 30 settembre 2021 al seguente indirizzo email, al quale potranno essere richiesti gli eventuali chiarimenti: convegnostorichedellartegmail.com
Al momento della comunicazione relativa all’accettazione delle proposte, sulla base degli sviluppi dell’emergenza sanitaria, verrà resa nota la modalità di svolgimento del convegno.

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Since at least the last decades of the 20th century, Gender studies have contributed to the recognition of the fundamental role of women within a cultural, political and emancipatory reflection in society.
In the field of art history, however, it is striking, for example, how the iconographic set of Kultermann's volume, in the 1990 reprint, highlights the complete absence of Italian art historians of the twentieth century within an otherwise scant attention to the world of women. As if the contribution, for example, of Anna Maria Brizio (also mentioned) or Luisa Becherucci or Paola Barocchi (neither of whom are even mentioned) had not been important or, more often, decisive, in the world of Italian studies and culture and beyond.
In the face of such short-sightedness and inability to recognise the real values at stake, while we are witnessing a considerable rediscovery of the figures of female artists and architects and the due celebration of the museum directors who safeguarded the heritage during the Second World War (Palma Bucarelli and Fernanda Wittgens), or planned the subsequent reorganisation of the museum (Caterina Marcenaro), it seems right, and indeed necessary, to rewrite the history of art history from scratch, in order to bring to light those female figures who have been the object of a guilty forgetfulness and a deliberate disavowal of their merits, in the wake of the studies initiated by Maria Mignini (Diventare storiche dell'arte, Carocci 2009).

The call for papers aims to welcome papers, to be presented at a conference planned for spring 2022, which will focus on art and architecture historians, museum superintendents or conservators, or militant critics - in short, on all those women who have had daily experience with artistic objects and a strong interest in the wider world of culture.

The abstracts, which must not exceed two pages, must be sent no later than 30 September 2021 to the following email address, where any clarifications may be requested: convegnostorichedellartegmail.com
At the time of the communication regarding the acceptance of proposals, on the basis of developments in the health emergency, the method of holding the conference will be announced.

Quellennachweis:
CFP: Le donne e la storia dell'arte (Macerata/Genova, 21-25 Mar 22). In: ArtHist.net, 07.07.2021. Letzter Zugriff 24.04.2024. <https://arthist.net/archive/34539>.

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