«die Stadt des Auges»
Dimensionen des Visuellen zwischen Produktivität und Manipulation in der
venezianischen Malerei und Literatur des 18. Jahrhunderts
Internationale Tagung
Venedig, schreibt Joseph Brodsky in seinem Essay Ufer der Verlorenen,
«ist die Stadt des Auges; die anderen Sinne spielen eine schwache,
zweite Geige». Die Serenissima hat im Laufe ihrer Geschichte eine eigene
Anschaulichkeit und Sichtbarkeit entwickelt, die sie von anderen Orten
unterscheidet. Dies gilt für die bildende Kunst des 18. Jahrhunderts,
die oft das Sehen selbst zum eigentlichen Thema der Malerei macht,
ebenso wie für die Literatur, die ihrerseits Fragen wie die nach der
visuellen Beeinflussung, nach den Dynamiken des Beobachtens und des
Perspektivenspiels verhandelt. Doch das Thema einer spezifisch
venezianischen Visualität im 18. Jahrhundert impliziert auch historische
und politische ebenso wie soziologische und anthropologische
Fragestellungen, wie etwa die Maskierung als Strategie der
Blickerzeugung und Blickverwehrung belegt, die für die Herausbildung des
bis heute faszinierenden ‹Seh-Mythos› Venedig eine zentrale Rolle
spielte. Ziel der Tagung ist, aus einer interdisziplinären Perspektive,
die die Blicke von Kunstgeschichte, Geschichte und Literaturwissenschaft
bündelt, jene Prozesse zu rekonstruieren, die im letzten Jahrhundert der
venezianischen Unabhängigkeit zur Vorstellung einer «Stadt des Auges»
geführt haben.
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«la città dell'occhio»
Dimensioni del visivo nella pittura e letteratura veneziane del
Settecento: rappresentazione – manipolazione – creazione
Convegno internazionale
Nel suo libro Fondamenta degli incurabili Josif Brodskij scrive che
Venezia è «la città dell'occhio: le altre facoltà vengono in seconda
linea, e molto distanziate». Nel corso dei secoli, la Serenissima
sviluppa una propria evidenza e visibilità che la distinguono in modo
particolare da ogni altro luogo del mondo. Questo vale per l'arte del
Settecento, che spesso fa del guardare uno dei soggetti principali
dell'opera, nonché per la letteratura che a sua volta riflette questioni
fondamentali come l'efficacia e l'influenza visuale, le dinamiche
dell'osservazione e il gioco di prospettive. Ma il tema di una visualità
peculiare della Venezia settecentesca possiede anche un'essenziale
dimensione storica e politica nonché sociologica e antropologica –
esemplare il caso del mascheramento inteso come strategia d'attrazione o
di rifiuto visivi: esso ha avuto un'importanza decisiva per la creazione
del ‹mito visuale› di Venezia che ha influenzato l'immagine della città
fino ai giorni nostri. L'obiettivo del convegno è dunque di analizzare
da un punto di vista interdisciplinare che faccia dialogare storia
dell'arte, storiografia e critica letteraria, i molteplici processi che
nel XVIII secolo hanno contribuito alla costruzione di quella che
Brodskij chiamò «la città dell'occhio».
PROGRAMMA
GIOVEDÌ, 16 APRILE 2015
CENTRO TEDESCO DI STUDI VENEZIANI
9.30–10.15
BARBARA KUHN — ROBERT FAJEN — ROMEDIO SCHMITZ-ESSER
Apertura del convegno, saluti, introduzione
Intervallo
10.45–11.30
ROLAND KRISCHEL (KÖLN)
Revelationen – Steuerung des Sehens im Venedig der Renaissance
11.30–12.15
ALEXANDER LINKE (BOCHUM)
Die Rückkopplung des Blicks. Verhandlungen mit venezianischer
Kunstgeschichte bei Tiepolo, Ricci und Piazzetta
Intervallo
14.00–14.45
MATTHIAS BLEYL (BERLIN-WEISSENSEE)
Venezia, città dell'occhio incondizionato, o città dell'occhio
precondizionato?
14.45–15.30
BARBARA KUHN (EICHSTÄTT)
«farmi cogli occhi l'anotomia» (F. Gritti). Vedere e scrivere – scrivere
il vedere: ritratti nella letteratura del Settecento veneziano
Intervallo
16.00–16.45
DOMINIK BRABANT (EICHSTÄTT)
Blicke auf und durch Masken: Beobachtungs-szenarien und
Handlungsspielräume bei Pietro Longhi
18.00–19.00
CONFERENZA SERALE
ANDREA GOTTDANG (SALZBURG)
Da Tiepolo a Tiepolo. Esperienze visive a Venezia tra Barocco e
Illuminismo
VENERDÌ, 17 APRILE 2015
CENTRO TEDESCO DI STUDI VENEZIANI
9.30–10.15
KLAUS BERGDOLT (KÖLN)
Zwischen Venedig und Paris – Augenheilkunde und Sehtheorien in den
Salons des 18. Jahrhunderts
10.15–11.00
TIZIANA PLEBANI (VENEDIG)
I conflitti sulla visibilità delle donne e lo spazio urbano. Il caso dei
caffè
Intervallo
11.30–12.15
ANGELA FABRIS (KLAGENFURT)
L'Osservatore Veneto di Gasparo Gozzi e la percezione visiva della scena
pubblica veneziana
12.15–13.00
PIERMARIO VESCOVO (VENEZIA)
Tra camera ottica e «mondo novo». Vedere la «scena» veneziana
Intervallo
14.30–15.15
ANGELA OSTER (MÜNCHEN)
Verklärte Optik? Die venezianischen ‹vedute ideate› im Auge Algarottis
15.15–16.00
ROBERT FAJEN (HALLE)
Goldoni e il teatro delle spie
Intervallo
16.30–17.15
ROLAND KANZ (BONN)
Pasticcio als Kunstform
17.15–18.00
JOHANNES GRAVE (BIELEFELD)
Entkörperlichte Augen. Argus und Lucia
SABATO, 18 APRILE 2015
BIBLIOTECA NAZIONALE MARCIANA
9.30–10.15
PIERO DEL NEGRO (PADOVA)
La mia istoria di Francesco Gritti: un romanzo ‹plurale› nella Venezia
del Settecento
10.15–11.00
GILBERTO PIZZAMIGLIO (VENEZIA)
La Venezia ‹australe› di Zaccaria Seriman
Intervallo
11.30–12.15
MARITA LIEBERMANN (EICHSTÄTT)
Gutes Venedig, böses Venedig – Visualität und Moral in Ippolito Nievos
Angelo di bontà
12.15–13.00
ROBERT FAJEN — BARBARA KUHN
Discussione finale e chiusura del convegno
Sedi del convegno — Veranstaltungsorte
Deutsches Studienzentrum in Venedig
Palazzo Barbarigo della Terrazza
San Polo 2765/a
I-30125 Venezia
Biblioteca Nazionale Marciana
Vestibolo della Libreria Sansoviniana
Piazzetta San Marco 13/a
I-30124 Venezia
Contatti — Kontakt
Prof. Dr. Barbara Kuhn
Institut für Romanistik
Katholische Universität Eichstätt-
Ingolstadt
barbara.kuhnku.de
Prof. Dr. Robert Fajen
Romanische Literaturwissenschaft
Martin-Luther-Universität Halle-Wittenberg
robert.fajenromanistik.uni-halle.de
Con il sostegno della Fondazione Fritz Thyssen Köln,
Mit freundlicher Unterstützung der Fritz Thyssen Stiftung Köln
Quellennachweis:
CONF: Dimensionen des Visuellen (Venice, 16-18 Apr 15). In: ArtHist.net, 11.03.2015. Letzter Zugriff 19.10.2024. <https://arthist.net/archive/9697>.