CFP 12.07.2021

magazén, 2022: [re]constructions

Eingabeschluss : 15.09.2021

Dr. Barbara Tramelli

Call for Papers | Volume 2022: [re]constructions

magazén, the interdisciplinary journal of the Venice Centre for Digital and Public Humanities (VeDPH) based at the Department of Humanities at Ca’ Foscari University of Venice, launched an international Call for Papers for its 2022 volume entitled “[re]constructions”, which shall devote two semestral issues of the journal to to the theory and practice of [re]configuring lost realities, [re]creating long gone dimensions, [re]building likely scenarios, [re]considering exhibition settings and [re]covering disappeared traces of historical and cultural value.

Info: magazenunive.it
https://edizionicafoscari.unive.it/it/edizioni4/riviste/magazen/info

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Call for Papers | Volume 2022: [ri]costruzioni

magazén | International Journal for Digital and Public Humanities
Venice Centre for Digital and Public Humanities (unive.it/vedph)
Dipartimento di Studi Umanistici, Università Ca' Foscari Venezia

magazén accetta proposte per il volume del 2022 intitolato "[re]constructions", che dedicherà due numeri semestrali della rivista (giugno e dicembre) alla teoria e alla pratica di [ri]configurare realtà perdute, [ri]creare dimensioni, [ri]costruire probabili scenari e [ri]trovare tracce scomparse di valore storico e culturale. Nell'ultimo decennio, il principio della [ri]costruzione attraverso la conoscenza accademica ha segnato il ritmo di molti progetti di ricerca nel campo eterogeneo delle Digital and Public Humanities. In particolare, gli strumenti digitali e metodologie interdisciplinari hanno fornito l'opportunità di [ri]comporre varie fonti e [ri]visualizzare i risultati della ricerca, in modo da offrire approfondimenti senza precedenti su contesti archeologici, fatti storici, sociali, culturali e politici. Le tecnologie di ricerca costantemente in evoluzione e i consolidati approcci metodologici nelle digital and public humanities hanno permesso agli studiosi di testare le proprie capacità filologiche in un contesto ricco di nuove possibilità per rendere i propri risultati pubblici, immersivi e virtualmente apprezzati. A questo proposito, le Digital e Public Humanities stimolano quel tipo di speculazione, intuizione e invenzione che accompagna ogni atto di [ri]costruzione scientifica, intesa quale produzione culturale guidata dal rigore scientifico.
Un simbolo di questo atteggiamento sono le parentesi quadre, un segno visivo che rimanda al "riempire le lacune" e a quella creazione di nuovi significati che gli umanisti svolgono sempre nel loro lavoro di ricerca. In un certo senso, gli umanisti digitali hanno il privilegio di [re]inquadrare le loro discipline in vari modi, ad esempio: possono colmare il vuoto di pezzi e tradizioni di testo mancanti, ripercorrere le dinamiche di eventi e processi storici, recuperare opere e collezioni d'arte perdute, ricostruire siti e reperti archeologici dispersi. Il volume 2022 di magazén porrà un'attenzione particolare all'aspetto pubblico di tali progetti, dato che le [ri]costruzioni di successo di solito si ispirano al principio della diffusione della ricerca e del coinvolgimento del pubblico fin dal loro inizio, piuttosto che fornire successivamente l'accesso al pubblico come prodotto del lavoro accademico.
Pertanto, per il nuovo volume di magazén ci si propone di esaminare in due numeri semestrali il concetto di "[ri]costruzioni" come peculiarità procedurale e costitutiva delle Digital e Public Humanities. Gli studiosi sono invitati a presentare contributi che spazino dai dibattiti teorici alle riflessioni metodologiche e che comprendano l'esame di casi studio provenienti dai campi eterogenei della Digital Textual Scholarship, della Digital and Public History, della Digital and Public Archaeology, della Digital and Public Art History e dei GLAM studies.

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Submission | Abstract e istruzioni
Studiosi interessati a proporre un contributo sono pregati di inviare un abstract di max. 200 parole con una breve nota biografica e il titolo provvisorio del saggio. I materiali vanno inviati in email (oggetto: "magazén 2022 – Call for Papers") entro il 15 settembre 2022 al comitato editoriale all'indirizzo magazenunive.it. Gli autori degli abstract selezionati saranno contattati entro le quattro settimane successive.
Gli articoli definitivi dovranno attestarsi sulle 6.000–9.000 parole (incluse note e bibliografia) e sono soggetti a double blind peer review. Le lingue accettate sono italiano e inglese, ma indipendentemente dalla lingua di redazione, tutti gli articoli devono prevedere l'abstract in lingua inglese e rispettare le norme editoriali delle Edizioni Ca' Foscari. I testi difformi e quelli il cui standard linguistico in ingelse non fosse ritenuto adeguato non saranno accettati. Si noti che la rivista non offre il servizio di revisione linguistica in inglese e che gli autori devono provvedere autonomamente ad assicurare le autorizzazioni di copyright (inclusi i costi di riproduzione) di eventuali immagini e altri media utilizzati.
La consegna definitiva degli articoli è il 15 febbraio 2022 (primo fascicolo) e il 15 luglio 2022 (secondo fascicolo), mentre la pubblicazione finale è prevista entro giugno 2022 per il fascicolo 1 ed entro dicembre 2022 per il fascicolo 2. Per maggiori dettagli si prega di contattare il comitato di redazione in email.

Scadenze:
Consegna abstract – 15 settembre 2021
Accettazione abstract – 15 ottobre 2021
Consegna articoli – 15 febbraio 2022 (fascicolo 1) e 15 luglio 2022 (fascicolo 2)
Pubblicazione – giugno 2022 (fascicolo 1) e dicembre 2022 (fascicolo 2)

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magazén | International Journal for Digital and Public Humanities
magazén è la rivista interdisciplinare del Venice Centre for Digital and Public Humanities (VeDPH) incardinata nel Dipartimento di Studi Umanistici all'Università Ca' Foscari Venezia e soggetta a double blind peer review con pubblicazione semestrale in open access in pdf e in versione html con Edizioni Ca' Foscari. Il VeDPH si fonda su un progetto d'eccellenza volto a stimolare il dibattito interdisciplinare e metodologico quale base per lo sviluppo collaborativo di risorse durevoli, riutilizzabili e condivise per la ricerca e la didattica nel campo delle digital e public humanities. Gli ambiti di ricerca comprendono Digital Textual Scholarship, Digital and Public Art History, Digital and Public History, Digital Cultural Heritage e Digital and Public Archaeology.

Quellennachweis:
CFP: magazén, 2022: [re]constructions. In: ArtHist.net, 12.07.2021. Letzter Zugriff 26.04.2024. <https://arthist.net/archive/34567>.

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