CFP 23.11.2020

The Visual Culture of SARS-CoV-2, VCS #02

VCS. Visual Culture Studies
Eingabeschluss : 14.12.2020
vcsmimesis.org/home

Maria Cristina Addis

Visual Culture Studies #02: The Visual Culture of SARS-CoV-2, a cura di Tarcisio Lancioni e Federica Villa

Nel corso dell’ultimo anno, la pandemia di SARS-CoV-2 (COVID 19) ha segnato il modo di vivere di pressoché ogni comunità del pianeta, mettendo a repentaglio la vita degli individui, condizionandone le prospettive e i progetti, e trasformando le forme significanti attraverso cui, nelle diverse culture, si organizzano le relazioni sociali (Lorusso, Marrone, Jacoviello, a cura, 2020): la gestione dello spazio, la prossemica, il modo di presentare se stessi, segnato dalla necessità (o dal rifiuto) di indossare maschere protettive (Leone 2020), come dalla diversa centralità assunta dalle interfacce digitali in molte pratiche lavorative.
Insieme a tutto ciò, la pandemia sta lasciando una traccia profonda anche nella cultura visiva di questo nostro tempo, avendo come correlato la produzione di una grande massa di immagini chiamate a rappresentare i cambiamenti sociali di cui sopra, in qualità di documenti testimoniali, di mezzi per raccontare o scongiurare la paura, di strumenti per comprendere e comunicare la diffusione progressiva del virus, di argomenti di supporto per il confronto politico e sociale.
Come ogni grande crisi, dunque, anche la pandemia porta con sé un patrimonio di immagini che concorrono a cambiare o a modulare i modi in cui viene guardato il mondo, facendone riconsiderare le pertinenze e le rilevanze. A differenza però, ad esempio, delle immagini “storiche” in cui si condensa la memoria dell’11 Settembre (Mitchell 2011, Dinoi 2008), le immagini della pandemia appaiono immensamente più numerose e varie, e rendono conto di una pratica diffusa di elaborazione e produzione delle immagini stesse, tanto da apparire come uno dei caratteri stessi del fenomeno pandemico. Diffusione che si traduce in una sorta di “iconodemia” che monopolizza non solo l’universo mediatico, con immagini di cronaca e scientifiche, ma anche quello dei social media, quello dell’arte e addirittura il panorama urbano, attraverso street art e manifesti, e per documentare la quale sono nati progetti diversi, tra cui ci limitiamo a citare, a solo titolo di esempio, il Covid-19 Visual project (https://covid19visualproject.org/it/chapter/una-societa-ferita/5), quello promosso da W.J.T. Mitchell su Critical Inquiry (https://critinq.wordpress.com), o quelli sviluppati per documentare la tematizzazione della pandemia nella street art (https://news.artnet.com/art-world/coronavirus-street-art-1814961).
D’altra parte, come quasi sempre nell’iconosfera, tutte queste immagini nascono in dialogo con altre immagini, già sedimentate, in forma di citazione, rielaborazione, confronto con altre immagini, creando nuove reti di significati che creano relazioni fra la pandemia covid e altri fenomeni sociali del presente e del passato, a partire da altre epidemie, storicamente documentate, o solo temute e immaginate, che hanno lasciato le loro tracce nell’arte, nelle illustrazioni d’epoca (si veda il grande revival delle immagini della pandemia cosiddetta “spagnola”), nel cinema di finzione (Lancioni 2020), aprendo lo spazio per una riflessione sulle forme di una vera e proprio iconografia epidemica.
 
A partire da queste considerazioni sommarie, la presente call invita a proporre contributi sulla cultura visiva della pandemia, che possono essere sviluppati secondo prospettive disciplinari diverse. A titolo indicativo, elenchiamo alcuni temi che ci paiono particolarmente rilevanti, e che possono fungere da suggerimento per l’elaborazione delle proposte:
 
- Le immagini degli spazi e delle pratiche sociali nella pandemia 
- Medicalizzazione, biopolitica e tecnologie della visione
- Infografiche e forme di visualizzazione della pandemia
- Spazializzazione del contagio
- Virus e immaginario tecnologico
- Le manifestazioni artistiche e le nuove forme creative
- La rappresentazione dei corpi e delle passioni
- Umano/non umano e le rivincite della natura
 
 Riferimenti bibliografici:
 
De Gaetano R., Maiello, A. (a cura), 2020, Virale. Il presente al tempo dell’epidemia, Cosenza, Pellegrini Editore
Dinoi, M., 2008, Lo sguardo e l’evento, Firenze, Le lettere.
Giaccardi, C., Bourdon, J., Carpentier, N., Drotner, K., Renga, D., Virginás, A., Learning from the Virus: the Impact of the Pandemic on Communication, Media and Performing Arts Disciplinary Fields. A Round-Table, in “Comunicazioni Sociali. Journal of Media, Performing arts and Cultural studies”, n. 2/2020, pp. 157-169.
Keidl, D. P., Hediger, V., Melamed, L., Somaini, A. (a cura), 2020, Pandemic Media. Preliminary Notes Toward an Inventory, Lüneburg, Meson Press.
Lancioni, T., 2020, E inseguiremo ancora unicorni. Roma, Mimesis.
Leone, M., 2020, “Volti virali”, in Id. (a cura), Facets, Torino, Digital Press, pp. 7-16
Lorusso, A.M., Marrone, G., Jacoviello, S. (a cura), 2020, Diario semiotico sul Coronavirus, in E/C. Rivista dell’Associazione Italiana di Studi Semiotici.
Mitchell, W.J.T., 2011, Cloning Terror: The War of Images 9/11 to Present, Chicago, Un. Press. (Tr.it. Cloning Terror. La Guerra delle immagini dall’11 settembre a oggi, Firenze, La Casa Usher, 2012).
Sala M., Scaglioni, M. (a cura), 2020, L’altro virus. Comunicazione e disinformazione al tempo del Covid-19, Milano, Vita e Pensiero.
 
 
Indicazioni operative
 
Gli studiosi interessati a partecipare sono invitati a inviare un proposal entro e non oltre il 14/12/2020. Il proposal deve essere compreso entro le 300 parole (compresa una bibliografia essenziale) e una nota di presentazione dell’autore o degli autori di massimo 100 parole. Tutti i materiali e le comunicazioni relative alla pubblicazione vanno inviati alle mail dei curatori e a quella della redazione:
federica.villaunipv.it
tarcisio.lancioniunisi.it
vcsvcsmimesis.org
 
Chi ha inviato i proposal riceverà una risposta entro il 21/12/2020 e dovrà eventualmente inviare il proprio contributo entro il 22/02/2021. I contributi dovranno essere compresi tra le 8000 e le 10000 parole, note e bibliografia comprese. Le norme editoriali di riferimento sono consultabili e scaricabili all’indirizzo https://vcsmimesis.org/norme-redazionali. Gli articoli devono essere completati da un abstract di 200 parole, da tre a cinque parole chiave e una nota bio-bibliografica riferita all’autore o agli autori di massimo 100 parole per ogni autore. Gli articoli possono essere scritti in inglese o in italiano; nel caso di articoli in italiano l’abstract va redatto sia in italiano che in inglese e le 200 parole in più vanno conteggiate a parte. Gli articoli possono essere accompagnati da immagini, rispetto alle quali l’autore o gli autori devono assicurare il possesso dei diritti di riproduzione; le immagini in bianco e nero vengono riprodotte nel fascicolo cartaceo all’interno dell’articolo; le immagini a colori vengono pubblicate in una specifica sezione del sito della rivista e recuperate mediante un link.
Gli articoli vengono sottoposti a un doppio referee secondo il sistema del doppio cieco. I pareri dei referee vengono rimandati agli estensori entro il 19/04/2021: nel caso i referee ritengano pubblicabile il contributo con modifiche, gli estensori avranno tempo fino al 10/05/2021 per inviare il loro contributo con le opportune correzioni. Per tutto quanto non è indicato in questo CFE, si rinvia alla policy della rivista che si possono consultare e scaricare all’indirizzo https://vcsmimesis.org/norme-etiche . Oltre ai saggi scritti, la call incoraggia e valorizza l’invio di video saggi, di cui verranno pubblicati nella rivista cartacea gli abstract e i credits, e nel sito della rivista la versione audiovisiva. I tempi e le modalità di invio dei proposal, dei contributi e della loro valutazione coincidono con quelli dei saggi scritti. I videosaggi devono essere della durata massima di 20 minuti, e inviati in formato mp4 con formato HD 1280 x 720. Nel caso si utilizzino servizi di trasfer web (Google, Onedrive, Wetrasnsfer, etc.) si raccomanda di indirizzare sempre i contributi a tutti gli indirizzi mail sopra riportati.

Quellennachweis:
CFP: The Visual Culture of SARS-CoV-2, VCS #02. In: ArtHist.net, 23.11.2020. Letzter Zugriff 19.04.2024. <https://arthist.net/archive/23984>.

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