CFP 05.12.2014

Monographic Exhibitions & the History of Art (Florence, 31 Mar-1 Apr 16)

Istituto Lorenzo de’ Medici and the Università degli Studi di Firenze, Florence, Italy, 31.03.–01.04.2016
Eingabeschluss : 15.10.2015

Maia Wellington Gahtan

Monographic Exhibitions and the History of Art – Call for Papers (segue la descrizione in Italiano)

As has often been noted, monographic or retrospective exhibitions that illustrate the career of a single individual are largely a product of the late 19th century desire to commemorate the deaths or centenaries of artists (e.g. Michelangelo, Firenze 1875; Donatello, Firenze 1886/87 to cite two Italian examples) or to serve patriotic ends using famous artists of the past to raise the status of an emerging nation state (e.g. Holbein, Dresden, 1871, discussed by Francis Haskell). While there are some earlier examples such as the Reynolds retrospective of 1813 at the Royal Academy, it is only in the second half of the century that the practice becomes common. By the early 20th century some of these exhibitions had become truly art-historical in focus in that their curators approached their subjects with the express purpose of visually chronicling the development of an artist during his career and providing a venue for connoisseurship, and in this way providing opportunities for new approaches to scholarship. Even those exhibitions of commemorative natures influenced art historical scholarship which, not surprisingly, emerged in the same decades that such exhibitions became popular, as attested to by the Holbein example. The nascent scientific discipline of art history owes much to the developing scientific rigor with which such monographic exhibitions were increasingly equipped – another theme we seek to elaborate through the individual studies. While much work has been done on the development of art historical literature, including the development of the art historical monograph (Gabriele Guercio), and to a lesser extent on the history of exhibitions (Francis Haskell, Enrico Castelnuovo, Roberto Longhi), the important relationship between the two has yet to receive the critical attention it deserves.

In an effort to better understand how the relationship between monographic exhibitions and artistic monographs has changed over time and with respect to the typology of artist subject (old master, contemporary or recently deceased), we invite papers on any aspect of how monographic or retrospective exhibitions have interacted with art history in different time periods and geographical contexts, including but not limited to the changing role of copies vs. originals, the development of connoisseurship, the role of historical documentation, the evolution of the scholarly catalogue, and considerations upon how artists were viewed by their contemporaries. It is one of our objectives to create an opportunity for scholars of various chronological frames from the Middle Ages to contemporary to exchange ideas regarding the fundamental role played by monographic exhibitions in the fields of art history and criticism. Since retrospectives were not confined to painters and sculptors – composers for example regularly received them from the 1930s – papers which address the role of like events in relation to different fields are most welcome, particularly if parallels may be drawn with the visual arts.

The conference will be held at the Istituto Lorenzo de’ Medici and the Università degli Studi di Firenze 31 March – 1 April 2016. Lodging and meals will be provided for those whose papers have been accepted. The proceedings will be published. Please send your 200-300 word abstract in Italian or English and CV by 15 October 2015 to the conference secretary, Myra Stals: myra.stalslorenzodemedici.it.

Maia Wellington Gahtan & Donatella Pegazzano, organizers, with the support of SISCA

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Mostre monografiche e Storia dell’Arte – Call for Papers

Le mostre retrospettive e d’impianto monografico sono, com’è noto, un prodotto del 19° secolo organizzate soprattutto in occasione di anniversari di artisti (ad esempio Michelangelo, Firenze 1875, Donatello, Firenze 1886/87, per citare due esempi italiani), ma, sebbene generate da evenienze di tipo ‘cronologico’ queste esposizioni espressero anche altre istanze, a partire da quelle, nella seconda metà dell’Ottocento, patriottiche/nazionaliste (ad esempio, come ha sottolineato Francis Haskell, la mostra su Hans Holbein, Dresda, 1871). Sebbene esempi molto precoci di retrospettive abbiano avuto luogo in Inghilterra, come quella su Joshua Reynolds del 1813 alla Royal Academy, è solo nella seconda metà del secolo che questo tipo di manifestazioni si diffonde in Europa e altrove. All'inizio del 20° secolo le mostre monografiche acquistarono una crescente importanza come occasioni utili, grazie alla possibilità di stabilire confronti tra le opere esposte, a ricostruire cronologicamente l’attività di un artista, a valutarne la qualità e a contribuire al dibattito critico dando vita nello stesso tempo a nuovi percorsi di studio. Le mostre di natura commemorativa hanno influito sulla letteratura storico-artistica che si sviluppò negli stessi decenni in cui cominciarono a diffondersi queste manifestazioni, come attesta l’esempio della monografica su Holbein. La nuova vocazione scientifica delle mostre dedicate ad una singola personalità sarà stata determinata dai progressi della nascente disciplina storico-artistica, ed è anche questo tipo di interrelazione che vorremmo fosse messa in luce dai contributi del convegno. Infatti anche se molto lavoro è stato fatto sullo sviluppo storiografico della disciplina della storia dell’arte, compreso lo studio della monografia storico-artistica (Gabriele Guercio), e in misura minore sulla storia delle mostre (Francis Haskell, Enrico Castelnuovo, Roberto Longhi), l'importante rapporto tra i due aspetti non ha ancora ricevuto l' attenzione critica che merita.

Nel tentativo di capire meglio come il rapporto tra mostre monografiche e monografie artistiche sia cambiato nel corso del tempo ed in relazione alla tipologia di artista (old master, contemporaneo o recentemente scomparso), auspichiamo l’invio di proposte che trattino, nei diversi contesti geografici e temporali, di come le mostre monografiche e retrospettive abbiano interagito con gli studi storico-artistici, di quanto ad esempio abbiano influito sullo sviluppo della connoisseurship, sulla distinzione tra originale e copia, sulle acquisizioni della ricerca documentaria, e sull’evoluzione del catalogo scientifico ed infine sulla considerazione dell’artista agli occhi dei contemporanei. Uno dei nostri obiettivi è di creare l’occasione, per gli studiosi di vari ambiti disciplinari, dal medioevo al contemporaneo, di dialogare e confrontarsi sul ruolo fondamentale delle mostre monografiche per la storia dell’arte e la storia della critica. Poiché le retrospettive non si limitavano a pittori e scultori - ai compositori ad esempio iniziarono ad essere dedicate a partire dagli anni Trenta del Novecento - saranno accettati anche interventi dedicati al ruolo di queste mostre in relazione allo sviluppo di altre discipline diverse dalla storia dell’arte, laddove però sia possibile stabilire un rapporto con le arti visive.

Il convegno si terrà i giorni 31 marzo – 1 aprile 2016 presso l'Istituto Lorenzo de’ Medici e l'Università degli Studi di Firenze (Dipartimento SAGAS) ed è prevista l’ospitalità per coloro le cui proposte d’intervento sono state accettate. È prevista anche la pubblicazione degli atti. L’abstract (200-300 parole), in inglese o in italiano e il CV dovranno essere inviati, entro il 15 ottobre 2015, a Myra Stals (segreteria del convegno): myra.stalslorenzodemedici.it.

Maia Wellington Gahtan & Donatella Pegazzano, organizzatori, con patrocinio di SISCA

Quellennachweis:
CFP: Monographic Exhibitions & the History of Art (Florence, 31 Mar-1 Apr 16). In: ArtHist.net, 05.12.2014. Letzter Zugriff 28.03.2024. <https://arthist.net/archive/9050>.

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